Mercoledì 13 marzo 20.30 cinema Patronato Leone XIII film “Soldato Peter”
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- Pubblicato 06 Marzo 2024
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Vicenza, 6 marzo 2024
COMUNICATO STAMPA
“Soldato Peter”, al Patronato Leone XIII la storia fantastica di un giovane in fuga dagli orrori della Grande Guerra
Mercoledì 13 marzo per la rassegna Vicenza e la Montagna il film girato sull'Altopiano di Asiago
Mette in discussione la guerra, scegliendo la strada del racconto fantastico, in cui la natura è coprotagonista, il film “Soldato Peter”, in programma mercoledì 13 marzo alle 20.30 al Cinema Patronato Leone XIII.
La proiezione è proposta dalla rassegna di "Vicenza e la Montagna", frutto della collaborazione tra la sezione CAI di Vicenza, la sezione Giovane Montagna di Vicenza, la Società Alpinisti Vicentini, l’associazione MontagnaViva di Costabissara con l'appoggio di "Montagna al Cinema", organizzata dal cinema Patronato Leone XIII.
Saranno presenti in sala i registi Gianfilippo Pedote e Giliano Carli.
Il film girato sull'Altopiano di Asiago, prende spunto da Peter Pan, un soldato ungherese realmente esistito, sepolto nel Sacrario del Monte Grappa dopo essere morto in guerra nel settembre del 1918. Ispirandosi all’incredibile corrispondenza con il personaggio del romanzo di J.M. Barrie, Peter Pan, il bambino che non voleva crescere, il film sceglie la via del racconto fantastico per mettere in discussione la guerra e l’ideologia da cui scaturisce.
Protagonista è un candido soldato che diffida degli adulti bellicosi e autoritari.
Dopo essere stato immerso nell’orrore e aver visto morire Maty, il suo amico del cuore, Peter fugge dal fronte, attraversa le linee nemiche e si trova in Italia, in un territorio ostile, ma che a lui pare tanto affine alla sua terra, con i boschi, i pascoli, i monti, gli animali.
Il soldato percorre con cautela quella terra. I pensieri scuri si allontanano non appena si lascia conquistare da quel mondo naturale. Ricorda allora i momenti felici della sua infanzia con l’amico Maty (girati in Super8), o si abbandona alle sue fantasie (con i sorprendenti ‘live painting’ di Cosimo Miorelli).
Interpretato da Ondina Quadri con la leggerezza e il candore di un elfo che all’occasione torna ad essere un militare duro e deciso o un ragazzo colmo di terrore, il soldatino incontra nel suo viaggio una pattuglia italiana capeggiata da una sorta di disilluso Don Chisciotte e dal suo scudiero (Peppe Servillo e Segio Bustric), e viene osservato da una Morte pietosa (Benedetta Barzini) che è pronta ad accoglierlo per riportarlo in seno alla natura, il suo ambiente, dove niente mai muore del tutto.
Coprotagonista del film è senz’altro la natura, filmata da Matteo Calore senza estetismi o retorica negli ambienti bellissimi dell’Altopiano di Asiago, in Veneto, che fu uno dei fronti più sanguinosi della prima guerra.
Il montaggio (Benni Atria e Alberto Masi) tiene insieme fluidamente linguaggi diversi di cui il film, nel suo sviluppo, sente la necessità, delineando un racconto fantastico che trova espressione anche nei suoni e nelle musiche di Giancarlo Schiaffini, su cui si innesta un canto dolente di Bepi de Marzi che ricorda come le guerre continuano a seminare morte e dolore dovunque.
Biglietto intero 6.5 euro; ridotto 5.5 euro
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